Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono aree geografiche delimitate all’interno del territorio di uno Stato in cui le imprese, sia di nuova costituzione che già esistenti, possono beneficiare di un pacchetto di agevolazioni fiscali, semplificazioni burocratiche e incentivi speciali. L’obiettivo primario è quello di creare un ambiente di business favorevole per attrarre investimenti, stimolare la crescita economica e incrementare l’occupazione in regioni considerate strutturalmente o economicamente svantaggiate.
In Europa, si contano circa 91 Zone Economiche Speciali, che si manifestano in diverse forme, tra cui:
- Parchi industriali (Industrial Parks)
- Zone Franche (Free Trade Zones)
- Parchi Tecnologici (Technology Parks)
- Distretti per l’innovazione (Innovation Districts)
Il Quadro Normativo Europeo
La creazione e la gestione delle ZES all’interno dell’Unione Europea sono soggette a una rigorosa normativa in materia di aiuti di Stato, principalmente disciplinata dagli articoli 107 e 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
Questi articoli mirano a prevenire distorsioni della concorrenza nel mercato unico, consentendo tuttavia deroghe per aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni in cui il tenore di vita è anormalmente basso o si registra una grave forma di sottoccupazione.
Le agevolazioni concesse all’interno delle ZES devono quindi essere preventivamente notificate e autorizzate dalla Commissione Europea, che ne valuta la compatibilità con il mercato interno.
Tipologie di Incentivi e Vantaggi
Le imprese che decidono di insediarsi e investire all’interno di una ZES possono accedere a un’ampia gamma di benefici:
Vantaggi Fiscali:
- Credito d’imposta per gli investimenti: Si tratta della misura più significativa, che consente alle imprese di recuperare una parte consistente dell’investimento in beni strumentali (macchinari, impianti, attrezzature) e immobili. L’aliquota del credito d’imposta varia in base alla dimensione dell’impresa e alla regione di localizzazione.
- Riduzione dell’imposta sul reddito delle società (IRES).
- Esenzioni o riduzioni su altre imposte locali.
Semplificazioni Amministrative:
- Autorizzazione Unica: Le imprese che presentano un progetto di investimento in una ZES possono beneficiare di un procedimento autorizzativo accelerato e semplificato, che sostituisce tutte le altre autorizzazioni, licenze e permessi necessari.
- Sportello Unico Digitale (S.U.D. ZES): Un’interfaccia unica per la presentazione delle istanze e la gestione di tutte le pratiche burocratiche.
- Riduzione dei termini per i procedimenti.
Altri Benefici:
- Accesso a infrastrutture e servizi: Le ZES sono spesso localizzate in aree portuali, retroportuali o comunque dotate di infrastrutture logistiche e di trasporto avanzate.
- Condizioni vantaggiose per l’acquisto o l’affitto di terreni e immobili.
Esempi di Successo in Europa
PL Il Modello Polacco
La Polonia rappresenta il caso di maggior successo nell’implementazione delle ZES in Europa.
A partire dal 1994, il Paese ha istituito 14 ZES che hanno attratto ingenti investimenti esteri, stimati in oltre 170 miliardi di euro, e generato centinaia di migliaia di posti di lavoro. Il successo del modello polacco si basa su un mix efficace di sgravi fiscali sull’imposta sul reddito e un forte supporto alle imprese insediate.
Le ZES di Wałbrzych, Katowice, Kraków, Mielec e Tarnobrzeg sono tra le più attive e attrattive.
Katowice SEZ (Speciale Economic Znoe) è stato riconosciuto per otto anni come la “miglior zona industriale d’Europa” da fDi Intelligence. Ha attratto oltre 10 miliardi di euro in investimenti e ha facilitato l’adozione di tecnologie Industry 4.0.
Perché ha funzionato?
Fattore chiave | Impatto |
---|---|
Pianificazione strategica | Zone vicino a infrastrutture moderne |
Incentivi mirati | Sgravi fiscali e supporto locale |
Governance locale efficiente | Amministrazioni dedicate per ogni ZES |
Fondi UE | Investimenti in infrastrutture e innovazione |
🇮🇪 Irlanda: la ZES di Shannon, la Pioniera del Mondo (ZES unica come in Italia)
La ZES di Shannon non è solo un caso di successo europeo, ma è considerata la prima vera Zona Economica Speciale del mondo, istituita già nel 1959. Nata per dare un futuro all’aeroporto locale dopo il cambio delle rotte transatlantiche, si è evoluta in un hub globale per l’industria e i servizi.
- Modello: Nata come “Shannon Free Zone”, è una zona franca doganale focalizzata sull’attrazione di investimenti diretti esteri (IDE). La sua gestione è affidata a un’agenzia di sviluppo dedicata, la Shannon Development.
- Settori di Punta:
- Aviazione (leasing, manutenzione, finanza aeronautica)
- Logistica e supply chain
- Ingegneria e ICT (Information and Communication Technology)
- Servizi finanziari internazionali
- Fattori di Successo:
- Posizione strategica: La vicinanza a un aeroporto internazionale.
- Incentivi fiscali: Oltre a un’aliquota d’imposta sulle società storicamente molto bassa a livello nazionale, la zona offriva esenzioni da dazi e IVA sull’importazione di materie prime e semilavorati destinati all’export.
- Ecosistema integrato: Ha saputo creare un cluster di imprese interconnesse, favorendo la nascita di un indotto specializzato. Oggi ospita oltre 100 aziende.
🇱🇹 Lituania: le Free Economic Zones (FEZ) per l’alta tecnologia
La Lituania ha puntato con decisione sulle Zone Economiche Libere per attrarre capitali in settori ad alto valore aggiunto, trasformandosi in un polo di attrazione nella regione baltica. La FEZ di Kaunas è l’esempio più sviluppato.
- Modello: Si tratta di zone con infrastrutture “chiavi in mano” (plug-and-play), pronte ad accogliere immediatamente insediamenti produttivi e logistici.
- Settori di Punta:
- Automotive (componentistica elettronica)
- Scienze della vita (Life Sciences) e biotecnologie
- Elettronica e automazione industriale
- Fattori di Successo:
- Regime fiscale aggressivo: Questo è il suo vantaggio più potente. Le aziende che investono almeno 1 milione di euro beneficiano di:
- 0% di imposta sugli utili per i primi 10 anni.
- Aliquota ridotta al 7,5% (invece del 15% nazionale) per i 6 anni successivi.
- 0% di imposta sugli immobili.
- 0% di imposta sui dividendi per gli investitori stranieri.
- Posizione logistica: Kaunas si trova all’incrocio delle principali autostrade lituane ed è vicina all’aeroporto internazionale.
- Regime fiscale aggressivo: Questo è il suo vantaggio più potente. Le aziende che investono almeno 1 milione di euro beneficiano di:
🇱🇻 Lettonia: ZES e Porti Franchi
Similmente alla Lituania, la Lettonia ha utilizzato le ZES e i porti franchi (come quelli di Riga e Ventspils) per stimolare gli investimenti, soprattutto in campo tecnologico e logistico.
- Modello: Il modello lettone combina i vantaggi della zona franca (legati alle operazioni doganali) con forti incentivi fiscali diretti.
- Settori di Punta:
- Logistica e trasporti
- Manifattura ad alta tecnologia
- Servizi IT
- Fattori di Successo:
- Sconti fiscali diretti: Le imprese possono ottenere una riduzione fino all’80% sull’imposta sul reddito delle società e sull’imposta immobiliare.
- Infrastrutture portuali: La presenza di porti efficienti e liberi dai ghiacci tutto l’anno è un asset strategico fondamentale per la logistica.
🇭🇺 Ungheria: i “Centri di Eccellenza”
L’Ungheria ha adottato un approccio leggermente diverso. Più che su zone delimitate geograficamente con un regime speciale generalista, il Paese ha puntato a creare “Centri di Eccellenza” e a offrire incentivi ad hoc per grandi investimenti strategici, soprattutto nel settore automotive e nell’elettronica.
- Modello: Incentivi negoziati direttamente con i grandi investitori (VIP Cash Incentive) e un forte focus su Ricerca & Sviluppo. Grandi multinazionali come Audi, Mercedes-Benz, Bosch e Samsung hanno stabilito importanti hub produttivi e di R&S nel Paese.
- Fattori di Successo:
- Manodopera qualificata a un costo competitivo.
- Posizione geografica centrale in Europa.
- Supporto governativo proattivo e sussidi diretti per investimenti che creano posti di lavoro e portano tecnologia nel Paese.